Torino: tour musicale

Un itinerario speciale in giro per la città, alla ricerca dei luoghi che hanno fatto la storia della musica sotto la Mole

Melomani di tutta Italia, se quel che cercate è una città che dia risalto alle sette note, Torino potrebbe essere proprio il posto che fa per voi, soprattutto in primavera. Sotto la Mole, infatti, sono state scritte alcune delle hit contemporanee più famose e ascoltate (da “Vamos a la playa”, inno alla vivacità degli anni Ottanta dei torinesissimi Righeira; ai successi dei popolarissimi Subsonica, alle ballate di Vinicio Capossela, che alla vita notturna torinese ha dedicato il suo “Tanco del Murazzo”). Negli splendidi teatri torinesi sono state rappresentate opere e concerti dei più grandi musicisti, e la corte sabauda, nel XVIII secolo, è stata promotrice della celebre scuola violinistica piemontese, con figure di riferimento come Giovanni Battista Somis, Gaetano Pugnani e Giovanni Battista Viotti.

Gli eventi

A ben vedere quindi tra le strade di Torino si respira tanta storia della musica, e non manca neanche la musica da ascoltare. Soprattutto in primavera, dicevamo. Con la bella stagione, infatti, la città si arricchisce di eventi musicali, come la Festa della Musica (www.festadellamusicatorino.it), che è proprio l’occasione perfetta per godersi una passeggiata in città canticchiando sulle note più svariate.

Dal 16 al 21 giugno, infatti, per la sua sesta edizione la Festa della Musica porta nel centro di Torino (nel  Quadrilatero Romano, in particolare) oltre mille musicisti e duecento concerti liberi e gratuiti, distribuiti in una ventina di punti spettacolo allestiti in piazze, cortili, vie e strade.

Dal 23 al 30 aprile, poi, la città si riempirà di nuovi luoghi musicali, tutti dedicati al jazz, per il consueto appuntamento con il Torino Jazz Festival (rinnovato con un bellissimo logo in cui l’acronimo della manifestazione ricorda un tris di tasti della tromba). Dopo la scomparsa del suo ideatore e promotore, Maurizio Braccialarghe, il TJF torna con una serie di appuntamenti itineranti che allargheranno la mappa della “Torino in musica”: dai classici ritrovi di musicisti (come il Conservatorio Giuseppe Verdi, o il Piccolo Regio Giacomo Puccini, o ancora il Jazz Club di via Giovanni Giolitti), ai luoghi che per l’occasione vestiranno il tema del jazz, ospitando concerti e incontri: le Officine Grandi Riparazioni, la piazza dei Mestieri in via Jacopo Durandi o il Museo del Cinema.

Ci sono poi, novità di quest’anno, i “jazz Blitz”, che porteranno la musica dal pubblico che per obbligo o necessità vive in situazioni di riservatezza o di esclusione: case circondariali, case di riposo, ospedali (tutte le informazioni su www.torinojazzfestival.it).

Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino

I luoghi storici

Un itinerario dei luoghi in cui si è fatta e si fa la storia della musica torinese non può non partire dal Conservatorio Giuseppe Verdi: qui ogni anno , dal 1928, si formano i musicisti di domani. È uno spettacolo quasi magico camminare per la bella piazza Bodoni, dove si affaccia l’edificio costruito dall’architetto Giovanni Battista Ricci, accompagnati dalle note dei giovani musicisti che qui si esercitano quotidianamente. Vale la pena di non fare i timidi ed entrare a dare un’occhiata: spesso al Conservatorio si svolgono concerti musicali di livello, anche gratuiti.

Poco lontano da qui, in una delle piazze gioiello della città, si trova il Teatro Carignano, uno dei più importanti di Torino. Qui i Savoia vedevano le rappresentazioni teatrali (mentre al Teatro Regio andava e va di scena l’opera), fino a che un incendio lo distrusse nel 1786. Tanta era l’affezione a questo gioiello progettato da Benedetto Alfieri, però, che il teatro venne ricostruito in pochi mesi. Oggi, dopo la ristrutturazione del 2009, ospita la programmazione del Teatro Stabile di Torino, un cartellone che riesce a mixare titoli pop e grande cultura artistica.

Proseguendo verso il punto centrale della città, ecco il Teatro Regio, fiore all’occhiello della musica Torinese. Costruito nel 1740 e distrutto da un incendio nel 1936 il Regio venne poi ristrutturato negli anni Settanta, con un importante intervento di restauro acustico vent’anni dopo. Le sue sale di moquette rossa sono un vero tempio per gli appassionati della musica classica: qui, per esempio, esordì nel 1895 Arturo Toscanini, che collaborò con l’orchestra fino al 1898. Sempre al Regio Giacomo Puccini tenne a battesimo, nel 1893, Manon Lescaut e, nel 1896, la celeberrima Bohéme. E ancora, qui venne conclamato il successo di Richard Strauss, che nel 1906 presentò la prima rappresentazione italiana di Salomè.

Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte

Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte

I documenti musicali

I veri appassionati di storia della musica potranno a Torino trovare soddisfazione anche da un punto di vista di testimonianze e documenti. In città infatti, nel bel parco della Tesoriera (un po’ defilato dal centro città, perfetto per godersi un po’ di sole nelle belle giornate di primavera) c’è la biblioteca civica musicale “Andrea Della Corte”, in cui sono conservati più di 82mila volumi fra saggi di argomento musicale, spartiti e documentazioni sulla danza e le arti coreutiche, oltre a 3600 libretti d’opera, 30.749 audiovisivi e 225 periodici in abbonamento. Insomma, non vi basterà una vita per leggere e vedere tutto quanto.

Una vera chicca musicale della città si trova invece alla Biblioteca Universitaria di Torino, nella centrale piazza Carlo Alberto (che vi è proprio di strada se decidete di seguire il percorso tra conservatorio e teatri storici che vi abbiamo proposto poche righe fa). La biblioteca ospita un importante patrimonio musicale, composto dalla Raccolta Mauro Foà (costituita da 87 manoscritti e 66 opere a stampa) e dalla Raccolta Renzo Giordano (comprendente 167 manoscritti e 145 opere a stampa), famosissime fra i musicologi di tutto il mondo. Tra queste, spiccano opere in gran parte autografe di Antonio Vivaldi, documenti di grandissima importanza storica.

Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto

Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto

La contemporaneità

Parlando della musica a Torino in tempi più recenti, è impossibile non citare come luogo da visitare l’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, una sala da 1901 posti interamente rivestita da pannelli di ciliegio e inaugurata nel 1994 da Claudio Abbado alla guida dei Berliner Philharmoniker. Questo gioiello architettonico e musicale è stato progettato da Renzo Piano all’interno della riqualificazione della storica fabbrica Fiat di via Nizza. Sul versante più pop, se si parla di musica e Torino non si può non citare il mitico Fred Buscaglione, attore e cantante simbolo degli anni Cinquanta. Se siete dei fan del cantautore, sappiate che nel suo periodo artisticamente può fiorente viveva in via Eusebio Bava 26, accanto all’amico autore televisivo Leo Chiosso.

Parlando di case famose per la loro storia musicale, non si può non citare la mitica Casa Sonica, il luogo dove è nato il gruppo di Samuel e Max Casacci in piazza Vittorio Veneto, oggi diventato uno studio di registrazione. Infine, se quello che vi piace è la musica “improvvisata”, una tappa divertente e certamente insolita è il cortile del palazzo di via Mercanti 3, poco distante dalla centralissima via Garibaldi. Qui, periodicamente, si svolge (nonostante multe e proteste) il “Concertino dal balconcino”, una serie di esibizioni live dal balcone con ingresso libero e giro del cappello per le offerte.

Il divertimento

Ripercorrendo la storia della musica torinese contemporanea, ci sono di sicuro due luoghi indimenticabili, che si sono votati in città al divertimento musicale. Il primo è una pietra miliare della storia contemporanea dei live torinesi, ed è l’Hiroshima Mon Amour. Dal suo palco (un tempo in San Salvario, oggi al Lingotto) si sono avvicendati tutti i più grandi artisti dei nostri tempi, spesso ancor prima di diventare famosi. Un luogo che spesso viene citato come un grande laboratorio creativo, in cui gli artisti si incontravano e si scambiavano idee.

Ci sono poi i Murazzi, che fino a poco tempo fa sono stati il centro della vita notturna della città: anche qui, prima della chiusura della maggior parte dei locali, gli artisti più underground della scena musicale facevano a gara per esibirsi o per tirar tardi dopo i loro concerti. Ma divertimento non significa per forza ore piccole e posti affollati.

Se siete alla ricerca di qualcosa di più tranquillo, magari adatto ai bambini, potete dare un’occhiata al programma di eventi dell’Unione Musicale (www.unionemusicale.it), che al Teatro Vittoria di via Gramsci 4 inserisce nel calendario concerti anche tantissime attività di avvicinamento alla musica per i più piccini.

di Valentina Dirindin

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