Monfortinjazz: il festival che prova a resistere

Sarà un'estate di certo un po' più triste, quella di questo pazzo e confuso 2020. Non tanto per la possibilità di programmare lunghe vacanze in paesi lontani: quella invece potrebbe essere l'opportunità per riscoprire le bellezze nascoste dell'Italia. Il problema, semmai, sono i tanti eventi all'aperto che ci accompagnavano da sempre nella stagione più calda: festival, sagre, concerti e appuntamenti culturali di diverso tipo.

Tutti (o quasi tutti) annullati, nell'impossibilità di far quadrare i conti e di organizzarsi in tempi così brevi quando ancora non si conoscono bene le regole e i tempi per la riapertura degli eventi.

Ma ce n'è uno che, orgogliosamente, tenta di rimanere in piedi: è Monfortinjazz, storico appuntamento piemontese con la musica jazz. Per ora, nessun annullamento in programma, e la forte volontà di portare a casa la 44esima edizione in qualsiasi modo possibile. “Dovremmo fare tutti gli sforzi per rispondere alle esigenze di sicurezza di artisti e pubblico a cominciare da una drastica riduzione della capienza dell’Auditorium, così come dovremmo ripensare completamente ed in tempi brevissimi il cartellone con soli artisti italiani – spiega Renato Moscone, direttore artistico della manifestazione - ma se riuscissimo a fare anche solo una edizione fortemente ridimensionata, sarebbe un segnale forte e solidale anche nei confronti dei tanti professionisti del mondo musicale, fra i più colpiti dalle conseguenze delle pandemia, che insieme ai nostri volontari lavorano per mettere in piedi lo show.”

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