Torino Film Festival: arriva la settimana cinematografica di Torino

Un'ottima notizia per tutti gli appassionati di cinema: dal 22 al 30 novembre torna il Torino Film Festival, la settimana cinematografica di Torino.

Una 37esima edizione all'insegna delle novità e dell'horror, che da sempre caratterizza la cinematografia cittadina (vedere alla voce Dario Argento): una connotazione già chiara dal manifesto di lancio della kermesse, dedicato a Barbara Steele, attrice britannica icona del genere a cui andrà il premio Gran Torino.

L’edizione di quest’anno vede un ricco programma: nei cinema del festival (le prime cinque sale del Reposi e nelle tre sale del Massimo) verranno infatti proiettati 197 film (142 lungometraggi, 11 mediometraggi e 31 cortometraggi). Sono 45 le anteprime mondiali, 28 quelle internazionali e 64 quelle italiane, divise nelle tradizionali sezioni del concorso Torino 37, Festa Mobile, After Hours, TFFdoc, Italiana Corti, Onde, e la retrospettiva horror Si può fare! L’horror Classico 1919-1969.

Si parte con "Jojo Rabbit", film di Taika Waititi sul nazismo con Scarlett Johansson e Sam Rockwell, che ha vinto il Premio del pubblico al Festival di Toronto e che punta a fare bene anche ai prossimi premi Oscar (sarà nelle sale italiane il 23 gennaio 2020). Il film di chiusura, invece, previsto per sabato 30 novembre è "Knives Out" di Rian Johnson, un giallo moderno dal titolo vintage, visto che uscirà nelle sale italiane il 5 dicembre 2019 col titolo "Cena con delitto".

Il concorso principale propone 15 titoli, tutti inediti in Italia, tra cui l'italiano "Il grande passo" di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston e Stefano Fresi.

Guest director del Film Festival di quest’anno è Carlo Verdone, che porta una speciale sezione da lui curata e dal titolo "Cinque grandi emozioni": si tratta dei suoi cinque film del cuore, "Ordet" di Carl Theodor Dreyer, "Buon compleanno Mr. Grape" di Lasse Hallström, "Divorzio all'italiana" di Pietro Germi, "Oltre il giardino" di Hal Ashby e "Viale del tramonto" di Billy Wilder. Per la sua ultima edizione da direttrice, Emanuele Martini ha curato la retrospettiva "Si può Fare! L’horror classico 1919-1969", con trentacinque film rappresentativi del genere.

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