Torino Spiritualità torna dal 24 al 27 settembre

Un tema di stringente attualità: d'altronde, Torino Spiritualità ha sempre voluto indagare il presente in maniera diversa, partendo dalla cronaca per arrivare alla filosofia, al ragionamento, al profondo che c'è in ogni cosa. Per questo siamo sicuri che farà un buon lavoro con un tema interessante, quello del Respiro.

Il tema del Respiro

Torino Spiritualità, amatissima manifestazione arrivata ormai alla sedicesima edizione, torna dal 24 al 27 settembre 2020 per quattro giorni di riflessione attraverso l’incrocio di fedi, culture e religioni. Il tema, appunto, è quello del Respiro che - spiegano gli organizzatori -, "è liberazione, sollievo, tregua. È vita. È profondo, è ampio, è lungo. È da riprendere, da trattenere, da regolare. È corto per un’improvvisa emozione. Può mancare. Può essere l’ultimo, e il primo. È il respiro. E il ritmo del respiro è quello della nostra libertà".

È nei mesi del lockdown che abbiamo capito che cosa significhi davvero respirare: la più automatica delle azioni è uscita dal cono d’ombra dell’abitudine. Abbiamo dovuto imparare a studiare il nostro respiro, a sorvegliarlo, a temere quello degli altri. E ancora, pensarci incapaci di respirare ha significato immaginarci privati di noi stessi, perché dal primo vagito all’ultimo fiato la nostra esistenza è il nostro respiro.

Nuove modalità per il festival

Nel presente segnato dall’emergenza Covid-19 il festival cambierà forma: incontri diffusi in spazi non convenzionali per vivere la città; itinerari urbani da fare insieme, alla scoperta di se stessi come parte di ciò che ci circonda; eventi online per coinvolgere il territorio nazionale, per un festival sempre più inclusivo.

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